Carissime, carissimi,
purtroppo la mia esperienza su Substack giunge almeno a una pausa, forse a un’interruzione definitiva.
Qui sotto motivazioni e prospettive:
I FATTI. A fine novembre, un’inchiesta di Jonathan M. Katz su The Atlantic (link alla già esauriente prima parte, contenuto integrale per abbonati) ha evidenziato come questa piattaforma stia ospitando newsletter dall’orientamento incompatibile con la mia (e, azzarderei, con qualsivoglia) concezione egualitaria delle relazioni umane. Più gravemente ancora, si sottolinea che molte di queste newsletter sono a pagamento, con la conseguenza che Substack ricava commissioni, da ogni abbonamento a queste newsletter.
Naturalmente, l’inchiesta ha sollevato proteste, petizioni e richieste di chiarimenti; questi ultimi sono arrivati qualche giorno fa mediante una presa di posizione del cofondatore, Hamish McKenzie. Leggetela qui.
Da quel che posso evincere, l’orientamento è attualmente quello di non intervenire, né con un controllo sui contenuti e sulla violazione della policy, né con un deterrente quale la demonetizzazione delle newsletter contestate. Tale posizione è motivata in nome di principi di tolleranza (il classico “non condivido affatto le tue opinioni ma”) che in questo caso però non mi sembrano reggere affatto, trovandoci a mio avviso in pieno “paradosso della tolleranza” popperiano.
(Per il punto della questione al 23 dicembre, con ogni link e con opinioni autorevoli in merito, potete leggere direttamente questo articolo del New York Times a firma Eduardo Medina).
COSA FARE. La situazione attuale non mi lascia alternative e – molto a malincuore, per le innovative funzionalità della piattaforma – mi costringe a sospendere ogni scrittura Substack (le due newsletter e Notes). Seguirò naturalmente l’eventuale prosecuzione del dibattito e, ove sussistessero le condizioni per una ripresa delle trasmissioni, continueremo da dove siamo rimasti.
Mi sono posto il problema se cancellare quanto scritto finora, esportarlo altrove, proseguire o meno il progetto Śuddhodana etc.
Confido che il tempo (e magari gli sviluppi del dibattito) mi daranno indicazioni più precise; per ora manterrò “congelate” le mie scritture, senza cancellare le vecchie e senza aggiungerne di nuove, avendo fatto le seguenti considerazioni:
Le mie pubblicazioni sono da sempre e integralmente gratuite, quindi per fortuna ho eluso il problema della monetizzazione, cioè di fornire ricavi alla piattaforma.
Per quanto riguarda l’inverso, ossia mie sottoscrizioni ad altrui newsletter a pagamento, la mia proverbiale parsimonia (o tirchieria) anche qui mi ha salvato, non ne ho mai stipulata nessuna.
Rimane il dubbio se mantenere i due siti, seppur congelati, sia configurabile come una sorta di endorsement alla piattaforma da parte mia. Insomma rimane il dubbio se cancellare tutto. A questo proposito, oltre che sul “comportamento concludente” di andarmene, faccio leva sulla mia marginalità, ossia sulle statistiche, che mi indicano a oggi un totale di 34 subscriber, di cui soltanto la metà effettiv*, e mai più di 70 visite per ogni singola poesia (FAQ e indice, giocoforza, ne hanno di più). Numeri che ormai sono consolidati da settimane, e che mi dicono che non genero praticamente alcun impatto, di engagement o di traffico, sulla piattaforma.
Nello specifico delle poesie settimanali (La presa del palazzo di Śuddhodana): per il momento lascio galleggiare le poesie fin qui pubblicate. Anche per dare una datazione certa alle uscite. Per ora non lo proseguo altrove, perché non troverei le funzionalità e le metriche che ho trovato qui, né la routine settimanale che ha avuto effetti così benefici per i miei versi. Una piccolissima parte di me, infine, spera ancora che la situazione possa operosamente sanarsi nei prossimi mesi – il che, tutto considerato, potrebbe consentirmi di condurre in porto tutte e 43 le navicelle.
Mi riservo naturalmente di rivedere le mie conclusioni sulla base di eventi o ragionamenti futuri.
DOVE LEGGERMI? Grazie per avermi letto fin qui. Grazie alle e ai follower, grazie alle nuove amiche e amici che ho conosciuto qua, specialmente a chi ha interagito, mi auguro di proseguire altrove lo scambio di vedute.
Per continuare a seguirmi, vi indico i tre luoghi dove mi trovate più spesso:
BLOG ALTERVISTA: https://rrcorsi.altervista.org – qui pubblico le mie scritture più lunghe, c’è la mia biobiblio etc. (spazio commenti disabilitato);
INSTAGRAM: @rrcorsi – sto dando sempre più spazio alle annotazioni delle poesie che leggo;
THREADS: @rrcorsi – sono sbarcato anche qui.
Per ogni feedback potete usare la messaggistica diretta di Instagram e Threads. Magari non rispondo subito, ma rispondo.
Per ora è tutto, un abbraccio, buone feste e sereno 2024, vostro R.